Nel nome del pane
Editoriale
Pane, simbolo di comunione e materia del ringraziamento (eucaristia). Ma anche segno di divisione nella società (tra chi non ne ha e chi lo spreca) ed anche nella Chiesa (tra chi è “degno” di accostarsi all’eucaristia e chi invece ne è allontanato…). Eppure Gesù spezza il pane per tutti, perdona prima e non dopo che noi glie lo chiediamo, invita tutti alla Cena. Nessuno escluso.
di Gabriella Del Signore
I due viandanti avevano “conosciuto” Gesù, avevano “visto” le sue opere, ma nel loro incontro personale sulla strada di Emmaus non lo hanno subito “ri-conosciuto”. Lo spezzare il pane è stata la molla che ha generato il riconoscimento. Gesù, l’Inconoscibile, ci invita a riconoscerlo, così come aveva invitato Nicodemo a “ri-nascere”. Il nostro incontro con Gesù passa attraverso gli “in-conosciuti” che attraversano la nostra vita. E con i quali condividiamo pane e fatica di vivere.
di Ileana Gallo
L’uomo è ciò che mangia, affermava Ludwig Feuerbach. Ed anche il modello di famiglia che abbiamo instaurato, o che vogliamo instaurare, si vede anche dal suo rapporto con la tavola. Il pasto è lo specchio delle relazioni familiari. Ma esistono ancora, o sono solo lodevoli eccezioni?
Di fronte a un’icona
di Giovanni Scalera
L’autore si sofferma davanti a un’icona mariana. L’icona non solo raffigura o simboleggia dei sentimenti, ma li crea in noi. E di fronte ad essa egli vive tre caratteristiche di una vita familiare adulta e consapevole: indicare la strada, essere teneri, diventare oranti. Nel quotidiano.
Recitò la benedizione
di Stefano Zerbini
Riscoprire la preghiera di benedizione in famiglia significa affermare di credere in quella visione del mondo che ci raccorda al Signore. Anche nella preghiera prima e dopo il pasto… Mentre noi mangiamo, altri digiunano… E se fosse per colpa nostra?
I poveri, Gesù e la chiesa
di suor Fabiola Dall’Agnol
La Chiesa è, sì, di tutti, ma è soprattutto la Chiesa dei poveri. Quanto resta, nel nostro immaginario religioso, di questa lapidaria intuizione conciliare?
La condivisione
di Lidia e Dante Colli
La famiglia è un “laboratorio” in cui si creano e si vivono valori forti. Uno di questi è la condivisione che si configura attraverso gesti di fraternità. Ma per sentirci fratelli, e per vivere da fratelli, dobbiamo vivere l’esperienza di figli.
Famiglia, comunità ed eucaristia
di Maurizio e Luisella Tedeschi
Come il Matrimonio, l’Eucaristia è dono e compito. Una straordinaria analogia attraversa questi due sacramenti , caratterizzati dal dinamismo trasformante della Grazia.
Accompagnare i divorziati-risposati
di Mariella Piccione
Quello dell’accompagnamento è un tema difficile per la pastorale. Siamo sicuri che coloro che decidiamo di accompagnare abbiano il desiderio di essere accompagnati? Questo vale in particolare per le coppie di divorziati-risposati che vivono dinamiche molto complesse, spesso sconosciute agli “accompagnatori”. Prima occorre donare loro gesti concreti (le parole non bastano), sobri e discreti di accettazione, unica condizione per camminare con loro per un tratto di strada. Fin che loro lo vorranno.
Vino e pane
di Annamaria e Franco Quarta
Il pane e il vino non sono “sacri”, ma simbolo di un rapporto con il sacro che li accomuna a tutti i beni della terra che essi rappresentano. Così come rappresentano la sollecitudine di Dio che si incarna e chiama l’uomo alla gioia, alla giustizia, alla solidarietà.